
DATE:
in programmazione
Teatri, circoli culturali, scuole secondarie
novembre 2024 ore 18.30
Piccola Accademia, via Castellini 7 Como
8 marzo 2025 ore 21.00
Auditorium Comunale di Sulbiate (MB)
13 aprile 2025 ore 18.30
Bloom, Mezzago (MB)
EPICHE!
Punti di vista femminili sulla tragedia greca nell’era dei social
PER SCUOLA SECONDARIA (I e II GRADO) e ADULTI
Produzione: TeatroGruppo Popolare
Regia: Davide Passoni
Con: Cosetta Adduci, Virginia Adduci, Olga Bini
Testo: Cosetta Adduci, Virginia Adduci, Olga Bini, Davide Passoni
La Tragedia Greca è diventata classica soprattutto perché capace di parlare a tutti e in tutte le epoche. Figure come quelle di Medea, Elena e Ismene rimangono imperiture perché parlano di sentimenti profondi, raccontano le emozioni degli esseri umani e della relazione che questi hanno con la società e con il mondo.
Perché questo bagaglio imperdibile di conoscenze sia trasmesso ai giovani occorre tuttavia mediare con le loro abitudini di ascolto, fare in modo che i contenuti preziosi della classicità arrivino loro in modo intelligibile, accattivante e, perché no, alternativo. Questo si può fare, per esempio, attraverso l’ossimoro leggerezza/tragedia, ovvero parlare di contenuti alti con il linguaggio della poesia contemporanea, dell’ironia e persino della comicità. Si può fare anche rendendo i personaggi in questione attuali, specchio del vissuto di ogni adolescente, in grado di raccontare vicende a loro vicine con parole altrettanto quotidiane.
Tre attrici racconteranno tre figure classiche, frutto del genio di autori di genere maschile, riscrivendone le vicende, calandole nella contemporaneità con un punto di vista femminile. Uno spettacolo fortemente interattivo, dove il pubblico verrà chiamato a partecipare e muoversi nello spazio, tra poesia e monologhi su relazioni sentimentali, social network, cellulari, digitalizzazione e intelligenza artificiale. Ma soprattutto, uno spettacolo che scruta nel mondo interiore che, a qualunque latitudine e in qualunque tempo, rappresenta il sentire inamovibile dell’adolescenza.
Lo spettacolo è stato sviluppato nell’ambito del progetto La forma del nuovo con il contributo di Fondazione Cariplo.