La lingua svelata del presente

Il progetto propone una nuova stagione all’insegna della lingua svelata del presente ovvero attraverso le moderne, innovative, modalità e forme di comunicazione a “La Piccola Accademia” di Como negli anni 2020 e 2021.

L’idea alla base della proposta è collegare una serie di attività che vanno in alcuni casi a utilizzare nuovi format teatrali/culturali e in altri casi ad applicare tecnologia e digitalizzazione a format teatrali/culturali tradizionali, stimolando pertanto da una parte l’attenzione di un  nuovo pubblico e dall’altra rinnovando quella del pubblico già fedele al luogo di cultura.

OBIETTIVI

Il progetto intende ribadire, costruire e ricostruire centralità e protagonismo dell’individuo e del pubblico, agendo e interagendo con il pubblico stesso, offrendo stimoli atti a innovare e rinnovare la qualità e la quantità della fruizione, in modo condiviso e partecipato, anche con l’uso appropriato dei nuovi media.

L’intendimento è quindi quello di riuscire a coinvolgere un pubblico più vasto ed eterogeneo, più giovane, anche poco preparato culturalmente, periferico e in condizioni svantaggiate proponendo un’offerta con linguaggio adattato alla contemporaneità e quindi che si faccia carico di interpretarne e tradurne i significati, laddove e per chi non siano di immediata comprensione, senza per ciò far decrescere la qualità culturale.

MODALITA’

Gli obiettivi generali del progetto saranno perseguiti attraverso una serie di attività che prendono corpo in:

– rassegne di spettacoli teatrali e cinematografici che prevedono l’applicazione della  tecnologia e digitalizzazione a format teatrali-culturali tradizionali e l’utilizzo di nuovi format teatral-culturali (Il teatro immersivo, Il chiaro-scuro, il teatro dei sensi nel teatro e nel cinema) 

percorsi formativi ovvero percorsi di intrattenimento, sperimentazione e formazione per ricostruire centralità e protagonismo dell’individuo mettendolo in contatto con la collettività, in rapporto diretto e fisico con l’altro e sé senza l’esclusione dell’utilizzo di smartphone e altri mezzi digitali. Questo avverrà attraverso la contaminazione delle professionalità teatrali con le competenze tecnologiche, digitali, multimediali degli esperti di settore rendendo il percorso formativo uno spazio di sperimentazione di teatro e arti visive, multimediali, social media (Alfabetizzazione digitale degli anziani, Da Cenerentola al tag di Cenerentola, TeatroSocial per i giovani e “Riprendiamoci” la vita).

PARTNER e FINANZIATORI

Il progetto si avvale della collaborazione di OLO creative farm e di professionisti nel settore di interesse di ogni attività progettuale con il sostegno e contributo di Fondazione Cariplo nell’ambito del bando “Luoghi di innovazione culturale”.

 

LE DUE RASSEGNE DI SPETTACOLI

TEATRO IMMERSIVO

Una nuova forma di teatro che rende il pubblico attivo, “immerso” nella scena grazie a apparati tecnologici audio-video, e gli offre la libertà di seguire le proprie intuizioni nella costruzione della storia che gli viene raccontata, senza far ricorso a palcoscenico e platea. Nel teatro immersivo lo spazio è unico e attori e spettatori si muovono legati dall’inevitabile interazione che c’è tra corpi che coabitano un ambiente

CHIARO-SCURO, IL TEATRO DEI SENSI nel teatro e nel cinema

Una miscela sperimentale con cui si vuole affinare i sensi durante la fruizione dello spettacolo, ovvero una prima rappresentazione dello spettacolo al buio riproposta successivamente al chiaro permettendo il confronto di sensazioni e percezioni vissute durante le due modalità di fruizione. Affinare i sensi significa svelare a se stessi misure e potenzialità di percezione della realtà, altrimenti nascoste o dimenticate, se non svilite in modo importante dall’ingresso invasivo della tecnologia .

Gli spettacoli teatrali in cartellone si incroceranno, per intenzioni, con quelli cinematografici costituendo un tutt’ uno semantico. Lo scopo è quello di avvicinare i due diversi pubblici al modulo espressivo (teatro o cinema) meno abitualmente frequentato

I PERCORSI FORMATIVI

ALFABETIZZAZIONE DIGITALE DEGLI ANZIANI

I partecipanti saranno guidati durante gli incontri formativi teatrali e alcuni eventi conviviali pomeridiani, a una maggiore conoscenza e sviluppo dei canali social, dei propri dispositivi tecnologici (mobile) e in generale della comunicazione digitale. Questo compito sarà in parte affidato ai giovani frequentanti il luogo di cultura, coordinati da docenti e operatori teatrali.

TEATROSOCIAL PER I GIOVANI

Innovativa formazione composita, un passaggio di conoscenze tra operatori culturali e giovani, tra i giovani medesimi e tra i giovani e gli anziani. Uno spazio di sperimentazione dove la commistione tra teatro e social media darà vita a una nuova forma di formazione, e di conseguenza espressione, teatrale allineata ai tempi.

DA CENERENTOLA AL TAG DI CENERENTOLA

I bambini che partecipano ai centri estivi rappresentano i nativi dell’era digitale, quindi contemporaneamente alla tradizione teatrale ad essi dedicata si propone anche un linguaggio a loro conosciuto attraverso l’uso di dispositivi mobili, smartphone, tablet, per arricchire la loro formazione e il relativo intrattenimento estivo a supporto di un tessuto sociale e familiare sempre più spesso in difficoltà nella gestione del tempo dei bambini a chiusura delle scuole. Non solo la modalità terrà conto del nuovo linguaggio ma anche i contenuti che faranno da tema conduttore per questi servizi alle famiglie si avvicineranno ai temi più caldi del digitale, quali il cyberbullismo, l’accesso non controllato a siti inadeguati, l’esplosione di terminologia violenta….

“RIPRENDIAMOCI” LA VITA

Formazione e intrattenimento estivo per adulti con lo scopo di impegnare artisticamente persone che durante il resto dell’anno non hanno potuto ritagliarsi spazi di crescita culturale per motivi lavorativi e familiari, oppure che si sono esclusivamente rivolti al benessere fisico e/o estetico in palestre, nella pratica di sport, ecc.. Non si tratterà di un percorso artistico-culturale tradizionale ma di una contaminazione tra questo e l’uso delle tecniche di videoripresa. In questo caso la tecnologia vuole essere fatta vivere in modalità educativa, a supporto della didattica teatrale e per rafforzare l’autoironia capace di abbattere le barriere inibitorie facilitando la crescita delle capacità espressive e della stima  in sé.

Il teatro ha la proprietà di essere presente nel tempo, anche se con maggior o minor fortuna a seconda del periodo in cui si trova a esprimersi. Pur esistendo da sempre e con forte impronta identitaria, ha dovuto – ma soprattutto voluto – adeguare il proprio linguaggio al momento storico che ha coabitato.

L’età contemporanea è caratterizzata da una forte immersione nell’uso della tecnologia digitale. Questo significa un radicale cambiamento dei modi di vivere e di essere società. Per continuare a parlarsi occorre quindi conoscere la lingua evolutiva. Anche il teatro ha perciò la necessità di capire, tradurre e utilizzare il medium che lo sviluppo sociale propone, continuando attraverso questo a comunicare col suo tempo.

In che modo il teatro può assumere questo nuovo linguaggio e farlo proprio senza modificare nel profondo la propria natura e le sue modalità espressive, è la domanda cui si trova a rispondere chi desideri appunto rivolgersi ai più e al suo tempo senza contemporaneamente dovere rinunciare al se medesimo più profondo, anche formale.

C’è necessità, prima fra tutti, di un certo grado di contaminazione con gli strumenti tecnologici oggi in uso: scenografie digitali, ologrammi, programmazione luci led, sistemi audio diversificati. Tuttavia il grado di contaminazione con l’apparato tecnologico non potrà ovviamente che essere misurato per non correre il rischio di snaturare le proprietà intrinseche del teatro: il rapporto diretto immediato  presente e privilegiato tra attore e pubblico. Questo per quanto riguarda la forma.  

Anche i contenuti devono tenere conto dell’evoluzione che riguarda la società coeva, e quindi pur utilizzando taluni strumenti deve mettere in guardia rispetto all’abuso dei medesimi, che portano a una chiusura dell’individuo nell’individuo (hikikomori), a una comunicazione che allontana eccessivamente il corpo dell’uno dall’altro, all’indebolimento della memoria e della conoscenza demandate alla memoria artificiale: questi temi devono riguardare soprattutto i ragazzi e i giovani.

Contemporaneamente è necessario aiutare alla connessione con l’iter sociale il mondo degli anziani, spesso isolato anche dalla semplice comunicazione con gli altri dalle nuove modalità con cui queste stanno instaurandosi. Farli seguire lungo il nuovo percorso conoscitivo può spettare ai giovani, i quali hanno incamerato con minor fatica l’apprendimento della digitalizzazione dei mezzi.

Quello che TeatroGruppo Popolare fa, e vuole continuare a fare con ancor maggior sforzo, è annodare i fili della comunicazione tra gli esseri umani là dove risulta ancora difficile, per censo età e genere; i modi con cui vuole soddisfare questa sua volontà non possono prescindere dal linguaggio che la società si sta dando, anche e soprattutto in termini di innovazione e tecnologia.

 

PER INFORMAZIONI: 347 6196431 info@teatrogruppopopolare.it

progetto LA LINGUA SVELATA DEL PRESENTE

con il contributo di 

Fondazione Cariplo