TA PUM racconti e canti della Prima Guerra Mondiale
Download locandina

DATE:

Sabato 28 giugno 2014, ore 21:00

Piccola Accademia di TeatroGruppo Popolare – Como

Giovedì 30 ottobre 2014, ore 21:00

Libreria Colombre – Erba (CO)

Venerdì 7 novembre 2014, ore 21:00

Centro Civico di Tavernerio (CO)

Sabato 29 novembre 2014, ore 21:00

Auditorium di San Fermo della Battaglia (CO)

Domenica 10 maggio 2015, ore 21:00

Teatro dell’Oratorio di Maslianico (CO)

Domenica 24 maggio 2015, ore 21:00

Centro Civico di Albese (CO)

Venerdì 10 luglio 2015, ore 21:00

Giardini Pubblici Municipio di Laglio (CO)

Sabato 5 settembre 2015, ore 16:30

Fiera del Libro di Como – Piazza Cavour, Como

Venerdì 25 settembre 2015, ore 21:00

Sala Civica di Eupilio (CO)

TA PUM
racconti e canti della Prima Guerra Mondiale

PER ADULTI

Regia: Giuseppe Adduci
Attori-autori: Olga Bini, Erica Brenna, Andrea Cappon, Carla Cazzaniga, Silvia Conocchia, Adriana De Bernardo, Alessandria Fornia, Alice Picciuca, Angela Vigorita

Il 28 giugno 1914, con l’assassinio di Sarajevo, ha inizio la Prima Guerra Mondiale.
Sappiamo che un morto costituisce un dolore, dieci morti fanno una tragedia, sedici milioni di morti diventano mera statistica. Soltanto così si spiega il fatto che meno di vent’anni dopo l’umanità si incamminò per quell’altra tremenda avventura che fu la Seconda Guerra Mondiale, che fece cinquantadue milioni di morti nella sola Europa.
Ma sedici milioni, tanti furono quelli a non rialzarsi più dalle terre intrise di sangue dal 1915 al 1918, vuol dire che ciascuno di noi ha avuto un nonno, un bisnonno, comunque un avo che ha partecipato a quella carneficina, e lo testimonia il fatto che qualunque fra i nostri paesi, dal più piccolo della Sicilia al più sperduto del Trentino ha al suo centro un monumento che riporta i nomi dei nostri morti, spesso nostri omonimi. Se l’Italia fatica a stare unita per i vivi, sicuramente è unita per quei morti.

TA PUM si occupa di mettere in scena, attraverso la rielaborazione di stralci di lettere dal fronte, racconti vissuti, canti dell’epoca il vissuto di alcuni di quelli che soprattutto hanno aspettato il ritorno di un amato, un fratello, un congiunto, e hanno continuato ostinatamente ad aspettarlo anche quando il suo nome è stato scolpito sul marmo.

Il percorso
L’originalità dello spettacolo sta nella struttura che alterna monologhi a testi corali e canti. Le canzoni si inseriscono nel percorso narrativo, cucendo con coreografie specifiche i vari elementi della struttura dello spettacolo, in un continuum ininterrotto.

Il testo
I monologhi sono stati scritti dagli attori stessi prendendo spunto da lettere dell’epoca, per lo più lettere dal fronte, e racconti vissuti da parte di conoscenti e parenti.

Canzoni
Canzoni popolari dell’epoca adattate e coreografate.

Esigenze tecniche
Lo spettacolo è adattabile a ciascun luogo e situazione consentano la “mise en éspace” di nove attori con nove sedie.