Il bambino e il deserto
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DATE:

Domenica 1 marzo 2015, ore 16:00

La Piccola Accademia di TeatroGruppo Popolare (CO)

Lunedì 27 aprile 2015, ore 11:00

Biblioteca Comunale, Piazzetta Venosto Lucati, Como (CO)

Sabato 23 maggio 2015, ore 21:00

Piazza Cavour, Como (CO)manifestazione Intrecci di Popoli

IL BAMBINO CHE CAMMINA NEL DESERTO

Spettacolo generato dal progetto Baratto di Storie

PER BAMBINI, RAGAZZI E FAMIGLIE

Testo e regia: Giuseppe Adduci
con: Claudia Fontana
Musiche eseguite in scena dal vivo: Musica Spiccia

Un bambino da solo cammina nel deserto, in fuga dalla guerra in Siria. Si chiama Marwan e ha solo 4 anni. Una fotografia lo mostra mentre trasporta una pesante busta di plastica, riempita con le sue cose. Lo scatto è stato pubblicato su tutti i giornali del mondo, e mostra il momento in cui il bambino viene soccorso dai funzionari Onu al confine con la Giordania.

Marwan ha ritrovato la famiglia dopo una decina di minuti, ma l’immagine della sua solitudine nel deserto è rimasta impressa nella coscienza di molti.

Lo spettacolo racconta di una bambina amica di Marwan, che segue il suo cammino a distanza di qualche giorno, perché vuole prendersi cura di lui, della sua sete, perché ne vuole condividere il destino. Nello spazio immenso del deserto la bambina si racconta le storie che insieme si raccontavano, saliti sulla cima di un eucalipto al villaggio, immaginando il mondo al di là della guerra che hanno convissuto da quando sono nati (il conflitto siriano ha creato quasi 2,5 milioni di rifugiati e ha costretto sei milioni di persone ad abbandonare le loro case). E canta, le canzoni che insieme hanno cantato anche quando era proibito cantare. Vuole portare acqua al suo amico, e per farlo è disposta a tutto. Anche a soffrire lei la sete. Anche, se necessario, a morirne.

Il progetto

Lo spettacolo è stato ispirato dal materiale raccolto nelle scuole con il progetto Baratto di Storie, che ha avuto, ed ha, come scopo educativo la valorizzazione dell’ “altro” e del lontano, ispirandosi al valore dell’accoglienza come passo decisivo per il raggiungimento di una ricchezza personale e culturale.

Esigenze tecniche

Lo spettacolo è adattabile a ciascun luogo e situazione consentano la “mise en éspace” di un attore e 20 musicisti circa.